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Ascoltare il minore in tribunale: un difficile esercizio di equilibrio

Associazione Elisabetta Paolucci a Sostegno Persone Fragili

Approcci e pratiche a confronto

L’evento formativo che abbiamo organizzato nel 2021, intitolato “La tutela del minore nel contesto giudiziario, con particolare riferimento all’ascolto e all’allontanamento del minore dal nucleo familiare: criteri di valutazione e criticità”, era rivolto ad avvocati, psicologi e operatori dei servizi sociali. Si proponeva di inquadrare, da un punto di vista strettamente scientifico e tecnico-giuridico, una serie di problematiche che hanno recentemente avuto grande spazio sui mass media.

L’obiettivo è stato, come sempre, quello di superare polemiche strumentali e presentare la questione in modo corretto e aggiornato, stimolando una discussione tra i partecipanti che potesse fornire strumenti utili al loro lavoro in una prospettiva multidisciplinare e di collaborazione tra professioni e settori diversi. Per raggiungere questo scopo, abbiamo avuto il privilegio di ospitare relatori di spicco, che hanno offerto approfondimenti fondamentali.

Il Prof. Giovanni Battista Camerini, specialista in psichiatria e neuropsichiatria infantile, ha offerto una prospettiva cruciale sull’ascolto del minore nel processo di crisi familiare. Ha evidenziato la delicatezza di questo momento, che tende a garantire al minore il mantenimento del rapporto con entrambi i genitori, anche in caso di separazione, e ha sottolineato l’importanza di un approccio consapevole da parte di giudici e consulenti.

L’Avv. Patrizia Micai, esperta in diritto di famiglia e minorile, ha focalizzato il suo intervento sul superiore interesse del minore, analizzando le criticità del nostro attuale ordinamento e le prospettive di riforma. Ha portato alla luce le difficoltà quotidiane nel tutelare i bambini dalle strumentalizzazioni, sollecitando una maggiore centralità del minore nelle decisioni legali, con riflessioni pratiche e operative utili per tutti gli operatori del diritto.

Infine, il Dr. Michele Piccolin, psicologo e neuropsicologo forense, ha affrontato la complessa tematica della violenza e del maltrattamento sui minori, esplorando in particolare i danni psichici che ne possono derivare. Ha fornito un’analisi scientifica delle conseguenze neuropsichiche di tali condizioni, evidenziando la possibilità di un danno biologico di natura psichica anche in assenza di lesioni fisiche evidenti, e indicando le patologie più ricorrenti e i traumi che le originano.

Attraverso questi contributi, il convegno ha fornito ai numerosi partecipanti un quadro completo e aggiornato, promuovendo un approccio integrato e consapevole nella tutela dei minori.

Crediti ordine degli avvocati: 2
Partecipanti: 180

14 maggio 2021

Evento formativo on-line
con crediti ordine avvocati
Durata: 3 ore
Orario: 14.30-17.30

La tutela del minore nel contesto giudiziario, con particolare riferimento all’ascolto e all’allontanamento del minore dal nucleo familiare: criteri di valutazione e criticità.

L’evento è rivolto ad avvocati, psicologi e operatori dei servizi sociali e si propone di inquadrare, da un punto di vista strettamente scientifico e tecnico-giuridico, una serie di problematiche che hanno recentemente avuto grande spazio sui mass media. L’obiettivo dell’evento è quello di sganciare questa tematica dalle polemiche strumentali che ne hanno determinato la politicizzazione, presentandola in modo il più possibile corretto e aggiornato.

 

RELATORI E INTERVENTI
Prof. Giovanni Battista Camerini è specialista in psichiatria e neuropsichiatria infantile, membro del gruppo di lavoro sull’abuso dei minori della SINPIA (Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza) e firmatario della Carta di Noto IV.

Intervento: L’ascolto del minore nel processo che regola la crisi familiare.

Tale tipologia di intervento costituisce un unicum rispetto ad altri interventi, in forza del suo peculiare scopo: acquisire tutti i possibili elementi per consentire al giudice della separazione di far sì che al minore venga garantito l’apporto di entrambe le figure genitoriali, a prescindere dalla separazione. Ma tutto questo non toglie che ci si trovi sempre in un contesto molto più delicato di quanto possa costituire l’esame di una persona adulta, reso ancora più complicato dall’interazione del minore con la particolare condizione psicologica che lo stesso attraversa, quando è coinvolto in una vicenda separativa.
In questo contesto è evidente la delicatezza dell’intervento del consulente o del giudice stesso in prima persona nell’azione della audizione di cui all’art. 337-octies c.c.: l’intera dinamica familiare si trova sotto stress, ed i precetti che l’andranno a regolare devono assicurare al minore il diritto relazionale di non perdere il contributo di crescita e sviluppo, che gli può pervenire da ciascuno dei due genitori.

Avv. Patrizia Micai del foro di Ferrara. Abilitata al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori, specializzata in diritto di famiglia, minorile, penale.

Intervento: Il superiore interesse del minore. Il bambino al centro della tutela nel nostro attuale ordinamento: criticità e prospettive di riforma.

Tutti noi operatori del diritto abbiamo dovuto affrontare la difficoltà quotidiana nelle aule di giustizia nel confrontarsi con le fragilità di un sistema che non ha comunicazioni circolari. La oggettiva impotenza pratica di mettere in protezione il bambino dalle strumentalizzazioni di più parti rende particolarmente urgente concentrarsi sulla nuova centralità di una vera tutela del minore. Parliamone insieme dal civile, al penale, al minorile, con riflessioni dal taglio pratico e operativo.

Dr. Michele Piccolin è psicologo, specialista in psicologia e neuropsicologia forense, Referente regione TAA dell’Associazione Italiana Psicologia Giuridica, Perito e CTU del Tribunale di Bolzano, Consigliere Ordine Psicologi Bolzano

Intervento: Violenza e maltrattamento su minore: quali i danni psichici?

Spesso, nel contesto di separazioni litigiose o negli eventi e nelle dinamiche familiari che ne costituiscono la prefazione, i minori possono rimanere vittima di forme assai diverse di maltrattamenti e abusi, sia fisici che psichici; ma quali possono essere le conseguenze a livello neuropsichico di tali disagevoli condizioni? Rimane quindi possibile evidenziare un danno di tipo biologico a carico di minori lungamente e pesantemente maltrattati o deprivati di cure e affetti anche in assenza di lesioni fisiche permanenti? L’intervento individua alcuni elementi ed evidenze scientifiche atte a sostenere e corroborare l’esistenza del danno biologico di natura psichica in situazioni di maltrattamento, indicando alcune tra le patologie maggiormente ricorrenti e facendo luce sui diversi tipo di eventi traumatici che le possono originare.

14 maggio 2021

Relatrice: l’avv. Patrizia Micai,
Avvocato del foro di Ferrara, è abilitata al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori, ed è specializzata in diritto di famiglia, minorile, penale.
A cura di: Associazione Elisabetta Paolucci – OdV
iscritta al registro del volontariato di Bolzano (BZ).

Relatore: il Prof. Giovanni Battista Camerini
Specialista in psichiatria e neuropsichiatria infantile, membro del gruppo di lavoro sull’abuso dei minori della SINPIA (Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza) e firmatario della Carta di Noto IV.