Figli per Sempre Trentino Alto Adige e Väter Aktiv lanciano il 1° “Equal Parents Day” a livello mondiale

In concomitanza con l’ ”Equal Pay Day”, un’iniziativa annuale della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne per richiamare l’attenzione sulla disparità retributiva tra i generi, le associazioni “Figli per Sempre” e “Väter Aktiv” lanciano il primo “Equal Parents Day” per richiamare l’attenzione sull’analoga e anacronistica disparità di trattamento tra i generi in caso di separazioni e divorzi.
In alcune delle piazze dell’Alto Adige e a Bolzano in piazza Vittoria all’imbocco di ponte Talvera venerdì 11 aprile sarà presente uno stand informativo dalle 11 alle 13 per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tematica e in particolare per:
- manifestare per il diritto dei figli ad avere rapporti egualitari con entrambi i genitori, anche se separati
- richiedere un uguale trattamento tra i generi nei casi di separazioni e divorzi sottolineare l’insufficiente applicazione della legge sull’affido condiviso
- lottare contro il sistema attuale che tende a creare un genitore di serie A, che si prende cura dei bambini, ed un genitore di serie B, destinato principalmente a fungere da “bancomat”
- richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla pratica ancora in essere – e troppo spesso avvallata dai tribunali – di “deportazione filiale”, ossia di trasferimento di un genitore con i figli in un luogo lontano dalla residenza abituale della famiglia prima della separazione
Giovanni Paolucci, presidente dell’associazione Figli per Sempre Trentino Alto Adige spiega così i motivi della manifestazione: “Ancora oggi, in regime di affido condiviso, in Italia esistono spesso ingiustificate differenze nei tempi di permanenza dei figli presso i genitori. I bambini dormono in media solo 6 notti al mese con il genitore non collocatario, che di fatto diventa un genitore di serie B. Questi tempi si riducono ulteriormente se i figli hanno meno di tre anni. Molte ricerche scientifiche internazionali hanno dimostrato invece l’importanza di un rapporto equilibrato con entrambi i genitori. Spesso si rivolgono alla nostra associazione padri che, pur avendo dato la loro disponibilità a un maggior coinvolgimento emotivo ed educativo, si vedono negare dai giudici questo diritto. Noi appoggiamo pienamente le istanze di chi oggi chiede una parità di retribuzione tra uomini e donne per lavori di pari responsabilità e impegno, ma chiediamo anche una distribuzione più equa dei diritti e dei doveri dei genitori separati nell’interesse di tutti, in primis dei figli, che hanno sempre bisogno dell’apporto educativo di due genitori, ma anche delle donne che così avrebbero maggiori chance nel mondo del lavoro”.