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Aggiornamenti e Nuove Riflessioni per l'Esame del Minore Vittima di Abuso

Associazione Elisabetta Paolucci a Sostegno Persone Fragili

A seguito del successo dell’evento precedente, l’Associazione Elisabetta Paolucci nel 2022 ha promosso un secondo convegno nazionale dedicato all’esame del minore nel corso di un procedimento giudiziario, questa volta incentrato sull’approfondimento della Carta di Noto. Questa iniziativa si è rivelata particolarmente necessaria in risposta a quanto emerso in vari contesti giudiziari, con il caso di Bibbiano come esempio emblematico, che ha evidenziato la necessità di protocolli chiari e universalmente accettati.
Il convegno ha adottato un approccio interdisciplinare, rivolgendosi a un vasto pubblico di professionisti: avvocati, magistrati, psicologi, psichiatri, criminologi, medici legali e operatori dei servizi sociali. L’obiettivo primario era sottolineare, da un punto di vista strettamente scientifico e tecnico-giuridico, l’importanza della Carta di Noto. Sono stati illustrati gli aspetti salienti e le numerose modifiche intervenute nel tempo, promuovendone una conoscenza aggiornata e approfondita e incentivandone l’utilizzo come protocollo di riferimento imprescindibile nei casi di sospetto abuso su minore.

LA NECESSITÀ DI UN APPROCCIO SCIENTIFICO E CONDIVISO
Nel caso delle “Linee guida sull’ascolto del minore” contenute nella Carta di Noto, esiste il rischio che la polarizzazione generata da vicende come quella di Bibbiano possa inquinare una questione che dovrebbe invece essere gestita in maniera professionale dagli addetti ai lavori.
L’evento ha ribadito con forza che l’applicazione rigorosa di strumenti come la Carta di Noto è fondamentale per prevenire processi ritenuti ingiusti e per evitare “contaminazioni” delle testimonianze. È emersa l’esigenza di un dialogo sereno e professionale tra studiosi e professionisti, lontano dalle polemiche strumentali, per garantire l’attendibilità dei risultati degli accertamenti tecnici e la genuinità delle dichiarazioni, assicurando al contempo la protezione psicologica del minore nel rispetto del giusto processo e del diritto internazionale.

Aggiornamenti e Nuove Riflessioni per l'Esame del Minore Vittima di Abuso

Patrocinio: Ordine degli Psicologi di Bolzano e Ordine degli Assistenti sociali di Bolzano e Trento
Crediti: 2 crediti riconosciuti da parte dell’Ordine degli Avvocati

26 maggio 2022

Piattaforma: Zoom
Durata: 3 ore
Orario: 14.30-17.30

L’applicazione della Carta di Noto: aggiornamenti e nuove riflessioni sulle linee guida per l'esame del minore presunta vittima di abuso

INTRODUZIONE
In seguito al successo dell’evento dello scorso anno, l’Associazione Elisabetta Paolucci promuove una seconda iniziativa formativa nazionale di approfondimento sulla Carta di Noto, che si ritiene particolarmente necessaria in seguito a quanto emerso in vari processi, paradigmatico quello di Bibbiano. L’iniziativa, dall’approccio interdisciplinare, è rivolta a tutti gli operatori del settore: avvocati, magistrati, psicologi, psichiatri, criminologi, medici legali e operatori dei servizi sociali e si propone di evidenziare, da un punto di vista strettamente scientifico e tecnico giuridico, l’importanza della Carta di Noto, illustrandone gli aspetti salienti e le numerose modifiche intervenute nel corso del tempo, promuovendone sia la conoscenza aggiornata e approfondita sia l’utilizzo quale protocollo di riferimento imprescindibile nei casi di sospetto abuso su minore.

 

PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA
Nel 1846 il dottor Ignac Semmelweis dell’Ospedale Generale di Vienna scoprì che la cosiddetta febbre puerperale era di origine batterica, e dovuta principalmente al fatto che i medici non si lavavano le mani prima di intervenire sulle partorienti. L’adozione di alcune drastiche misure igieniche azzerò i casi di infezione. Ma proprio da questa scoperta nacque una coda di polemiche politiche e scontri ideologici con la classe medica viennese. Semmelweis morì in una clinica psichiatrica dopo un esaurimento nervoso causato dalla vicenda. Cosa ci insegna la storia del dottor Semmelweis? La morale è che anche le verità scientifiche più evidenti possono fare fatica ad imporsi quando i temi sottostanti vengono strumentalizzati per ragioni diverse, ed estranee alla natura dei problemi sul tappeto.

Anche nel caso delle “Linee guida sull’ascolto del minore” contenute nella Carta di Noto, c’è il rischio che lo schieramento in fazioni sulla vicenda Bibbiano causi l’inquinamento di una questione che andrebbe invece lasciata agli addetti ai lavori, in primis il nutrito gruppo di specialisti che hanno firmato la Carta di Noto, ma anche tutti gli operatori che nelle diverse professioni contribuiscono a garantire l’attendibilità dei risultati degli accertamenti tecnici e la genuinità delle dichiarazioni, assicurando nel contempo al minore la protezione psicologica, nel rispetto dei principi costituzionali del giusto processo e degli strumenti del diritto internazionale.

Ciò che è accaduto nel caso di Bibbiano non fa che rafforzare l’opportunità di una maggiore enfasi sull’importanza degli strumenti come le Linee Guida della Carta di Noto. Infatti gli stessi imputati avrebbero evitato di subire un processo da loro ritenuto ingiusto se tutti seguissero sempre standard condivisi, adeguati ad evitare da un lato la “contaminazione” delle testimonianze e dall’altro le successive accuse a chi ha collaborato alle indagini. La soluzione di questo problema non potrà uscire dai singoli processi penali. E’ necessario che coloro che se ne occupano da professionisti e studiosi ne discutano senza le interferenze esterne che la polemica strumentale è sempre pronta ad alimentare. L’iniziativa che proponiamo è dunque un momento formativo che si pone in continuità con questo approccio scientifico e pacato, in linea con tutti gli eventi già proposti in passato in queste complesse e sensibili materie.

 

PROGRAMMA E CONTRIBUTI DEI RELATORI
Il convegno ha visto la partecipazione di esperti che hanno affrontato diverse sfaccettature dell’applicazione della Carta di Noto:

  • Il Prof. Guido Buffoli, neuropsichiatra infantile, ha approfondito la psicologia infantile e la dipendenza genitoriale nelle diverse fasi di sviluppo. Ha sottolineato come una comprensione approfondita di queste dinamiche sia cruciale per fornire un’adeguata assistenza psicologica al minore vittima o testimone e per garantire un’indagine psicologica corretta, creando una rete protettiva e un contesto di fiducia per il minore.
  • Il Dr. Giordano Ometto, assistente sociale, ha illustrato il ruolo del servizio sociale nel sostenere relazioni protettive. Ha evidenziato il delicato compito dei servizi dedicati a minori e famiglie, chiamati a tutelare il benessere dei bambini e a supportare i genitori fragili, trasformando contesti di difficoltà in processi di aiuto e cambiamento.
  • L’Avv. Federico Fava ha esaminato il ruolo dell’avvocato difensore in relazione alla Carta di Noto e alla testimonianza del minore. Ha discusso la difficile posizione del difensore, che deve confrontarsi con accuse gravi e con la testimonianza di un soggetto vulnerabile, sottolineando come la Carta di Noto sia uno strumento essenziale per orientarsi e garantire che la testimonianza sia attendibile, prevenendo così la compromissione dell’intero procedimento penale.
  • Il Dr. Michele Piccolin, neuropsicologo forense, ha trattato la perizia sulla capacità a testimoniare del minore. Ha illustrato come la Carta di Noto sia un valido ausilio per il professionista, focalizzandosi sui passaggi più delicati delle valutazioni testimoniali, sugli errori comuni e sugli elementi che conferiscono valore aggiunto alla scientificità della prova, senza trascurare le raccomandazioni della Carta stessa.

La giornata si è conclusa con una tavola rotonda, offrendo ai partecipanti l’opportunità di porre domande e ai relatori di confrontarsi sulle tematiche discusse, rafforzando l’approccio collaborativo e multidisciplinare promosso dall’Associazione.

Il programma

Saluti introduttivi da parte dei presidenti e/o rappresentanti degli enti organizzatori e promotori/sostenitori.

Relatori e interventi
Ognuno dei relatori parlerà per circa 20-30 minuti. Le domande andranno scritte in chat. Il moderatore ne raccoglierà quante più possibile da proporre ai relatori nell’ora di dibattito/tavola rotonda che seguirà le relazioni.

NEUROPSICHIATRA
Il Prof. Guido Buffoli è neuropsichiatra Infantile, psicoanalista, psicoterapeuta, iscritto nell’elenco dei periti del Tribunale di Padova. Già neuropsichiatra con contratto annuale presso la Fachambulanz servizi età evolutiva di Bolzano, già consulente neuropsichiatra presso il Centro di foniatria di Padova oltre all’attività di perito presso i tribunali di Padova, Rovigo,Venezia, Treviso, Belluno in ambito civile ha svolto e svolge attività peritale sia in ambito penale che civile anche presso il Tribunale di Bolzano, già relatore e conduttore di seminari riguardo patologie gravi come autismo e psicosi infantili e relative problematiche di inserimento scolastico, relatore e docente a seminari di musicoterapia, recentemente sui problemi della devianza minorile e baby gang.

Titolo intervento: “Conoscere la psicologia infantile e la dipendenza genitoriale nelle diverse fasi di sviluppo, presupposto fondamentale in linea con la carta di Noto per fornire un’adeguata assistenza psicologica al minore vittima e/o testimone e garantire una corretta indagine psicologica.”

Nonostante l’evoluzione sociale, culturale, scientifica è ancora presente nell’umanità la tendenza a non riconoscere la complessità dello sviluppo psicologico infantile ed adolescenziale e a semplificarne le rappresentazioni. Per poter ottemperare ad indagini psicologiche più adeguate possibili nell’ambito degli abusi e violenze su minori, capirne le capacità a testimoniare, a ricordare, a fornire informazioni, tenendo presente modi e tempi in cui i bambini hanno vissuto e rielaborato la situazione di cui sono stati oggetto, è fondamentale riuscire a rappresentarsi il mondo emozionale del minore in relazione ai fatti accaduti con particolare attenzione ai diversi parametri e alle molte variabili da considerare. Vale ricordare che ogni sforzo che possiamo fare per renderci più conto di quale sia l’esperienza del minore vittima e/o testimone contribuisce a realizzare una rete protettiva ed un contenitore allargato che attenua angosce di solitudine se la giovane persona percepisce di potersi fidare, di essere pensato e pazientemente ascoltato.

REFERENTE SERVIZI SOCIALI
Il Dr. Giordano Ometto è assistente sociale; referente per i servizi esternalizzati per i minori dell’Azienda servizi sociali di Bolzano; coordinatore sociale della sede di distretto Europa.

Titolo Intervento: “Il servizio sociale a sostegno di relazioni protettive”.

La presenza del servizio sociale è accompagnata di frequente da aspettative ambivalenti. I servizi che si dedicano a minori e famiglie svolgono un delicato compito: responsabili di tutelare il benessere dei minori, sono chiamati ad adoperarsi a sostenere, per quanto possibile, genitori fragili perché riescano a provvedere adeguatamente ai bisogni dei figli.
Contesti di difficoltà spesso non spontanei, segnati da sofferenza, carenze, conflitti, ove non reati, possono trasformarsi in processi di aiuto, cambiamento e cura dei legami? Si propone una riflessione dall’esperienza.

AVVOCATO
L’Avv. Federico Fava, già consigliere dell’ordine degli avvocati e membro del consiglio direttivo della camera penale di Bolzano, collabora con l’Università degli studi di Trento nell’ambito del corso di diritto penale. Insegna presso la Scuola Forense di Bolzano, ove si occupa della formazione in materia di normativa anticorruzione per diverse società in-house della Provincia Autonoma di Bolzano. È docente di diritto penale presso la scuola di “Formazione Giuridica” dell’avv. Marco Zinconi. Interviene regolarmente a convegni e conferenze su diritto e procedura penale.

Titolo Intervento: “Carta di Noto e testimonianza del minore: il ruolo dell’avvocato difensore”.

Il difensore dell’indagato (o dell’imputato) si trova in una situazione particolarmente delicata: da un lato, molto spesso, un’accusa grave ed infamante e, dall’altro lato, la testimonianza di un minore che deve essere valutata con grande cautela. L’intervento analizzerà il difficile ruolo dell’avvocato, che deve confrontarsi con competenze specifiche di esperti chiamati ad ascoltare un soggetto particolarmente vulnerabile. In questo senso, la Carta di Noto costituisce uno strumento fondamentale per orientarsi in un momento processuale di estrema importanza: una testimonianza in qualche modo “alterata” o non attendibile rischia infatti di compromettere l’intero corso del procedimento penale.

PSICOLOGO FORENSE
Il Dr. Michele Piccolin è psicologo, specialista in psicologia e neuropsicologia forense, criminologo, Referente regione TAA dell’Associazione Italiana Psicologia Giuridica, Perito e CTU del Tribunale di Bolzano, Consigliere Ordine Psicologi Bolzano

Titolo Intervento: “La perizia sulla capacità a testimoniare del minore”.

La carta di Noto rappresenta un validissimo strumento di ausilio e orientamento per il professionista incaricato valutare la capacità a rendere testimonianza di un soggetto minore. In un breve e semplice escursus dal taglio pratico focalizzeremo quali possono essere i passaggi più delicati delle valutazioni testimoniali, dove si celano gli errori più comunemente riscontrabili e evidenzieremo gli elementi valutativi che apportano valore aggiunto alla scientificità della prova senza trascurare le raccomandazioni della Carta che originano invece le maggiori perplessità.

TAVOLA ROTONDA
Segue tavola rotonda (dalle 16:00 alle 17:00) con domande dai partecipanti e interventi di tutti i relatori sulle tematiche in discussione

FOCUS CARTA DI NOTO

Che cos’è la Carta di Noto per l’ascolto dei minori?
La Carta di Noto è un documento fondamentale in Italia che raccoglie le linee guida per l’ascolto e la valutazione del minore in situazioni di sospetto abuso o maltrattamento. Non è una legge, ma un protocollo di riferimento scientifico e tecnico-giuridico, elaborato da un ampio gruppo di specialisti (neuropsichiatri infantili, psicologi, avvocati, magistrati, operatori dei servizi sociali, ecc.) per garantire un approccio uniforme e qualificato.

 

Qual è il suo scopo principale?
Lo scopo principale della Carta di Noto è duplice:

  1. Proteggere il minore: Assicurare che l’ascolto del bambino o dell’adolescente avvenga in un ambiente protetto e con modalità che non lo traumatizzino ulteriormente. La Carta fornisce indicazioni precise su come condurre l’intervista, quali domande evitare e come gestire le reazioni emotive del minore.
  2. Garantire l’attendibilità della testimonianza: Fornire criteri chiari per valutare la genuinità e la credibilità delle dichiarazioni del minore, minimizzando il rischio di “contaminazioni” o suggestioni che potrebbero alterare il racconto dei fatti. Questo è cruciale per la validità delle prove in un contesto giudiziario.

 

Perché è così importante?
La Carta di Noto è importante per diverse ragioni:

  • Standardizza le procedure: Offre un insieme di regole condivise per tutti i professionisti coinvolti, riducendo l’arbitrarietà e le disomogeneità nelle indagini e nelle valutazioni.
  • Si basa su evidenze scientifiche: Le linee guida sono frutto di anni di ricerca ed esperienza nel campo della psicologia dello sviluppo, della neuropsichiatria infantile e del diritto, garantendo un approccio basato sulle migliori pratiche.
  • Mira al “superiore interesse del minore”: Ogni indicazione della Carta è orientata a tutelare il benessere psicologico ed emotivo del bambino, riconoscendolo come soggetto vulnerabile che necessita di cure e attenzioni particolari.
  • Riduce i rischi di errore giudiziario: Fornendo strumenti per una valutazione più accurata della testimonianza, contribuisce a prevenire errori che potrebbero avere conseguenze devastanti sia per il minore che per le persone coinvolte.
  • È in continua evoluzione: La Carta di Noto viene periodicamente aggiornata per integrare le nuove scoperte scientifiche e le esperienze maturate sul campo, come evidenziato anche dalle modifiche successive alla prima stesura (oggi siamo alla Carta di Noto IV). Questo assicura che il documento rimanga sempre al passo con i tempi e con le esigenze della pratica.

In sintesi, la Carta di Noto è uno strumento essenziale per un approccio etico e scientifico alla tutela dei minori, cercando di bilanciare la necessità di accertare la verità con l’irrinunciabile esigenza di proteggere la fragilità e l’integrità psicologica dei bambini.

26 maggio 2022