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Premio Elisabetta Paolucci
Il significato di fragilitàPrima Edizione (2018-2020): Un Inizio Importante

I progetti presentati
SENSABILITY, ovvero l’abilità di percepire la diversità
Classe 2°A – Istituto Pascoli Bolzano
Docenti: Prof. Giusti, Prof. Lombardi, Prof. Pignatello e Prof. Bombonato
Spazio Casa: un luogo che accoglie
Classe 2°B – Istituto Pascoli Bolzano
Docente: Prof. Lombardi
Siamo tipi non stereotipi
2°S – Istituto Pascoli Bolzano
Docenti: Prof. Rizzieri, Prof. Zambaldi
La nostra grande avventura: sperimentare, apprendere, disseminare
2°M – Istituto Pascoli Bolzano
Docente: Prof. Mignolli
Per Aspera ad Astra
2°I – Istituto Pascoli Bolzano
Docente: Prof. Abelli
La giuria
Assegnazione premio e motivazione
La giuria, presieduta dal Presidente di AEP Giovanni Paolucci, ha analizzato con attenzione i cinque progetti presentati, apprezzando l’impegno e la creatività di tutte le proposte. Il progetto vincitore, che sarà realizzato nell’anno scolastico 2019-2020, è “La nostra grande avventura: sperimentare, apprendere, disseminare”, della classe 2M (indirizzo musicale), coordinata dalla Prof.ssa Mignolli.
Motivazione del Premio
“La nostra grande avventura” ha conquistato la giuria per la sua coerenza e innovazione. Partendo da una profonda riflessione sulle fragilità, il progetto mira alla generatività sociale, cercando di ridare senso alla vita attraverso azioni concrete e responsabili.
In un contesto sociale frammentato, il progetto unisce diverse generazioni, mettendo in relazione vita, morte, giovinezza e vecchiaia, salute e malattia, grazie al potere della musica, dando una risposta concreta e significativa all’esigenza di senso e responsabilità.
L’elaborazione del progetto ha incluso un’attenta analisi del territorio (i quartieri Don Bosco e Firmian) e la collaborazione con realtà associative locali, come gli anziani del coro Ciribiribin dell’Associazione Auser e l’Associazione Il Papavero. L’obiettivo è promuovere solidarietà, responsabilità, uguaglianza e valorizzare il ruolo attivo degli anziani, favorendo lo scambio intergenerazionale e riducendo l’isolamento sociale. I giovani, sentendosi una risorsa, sperimenteranno la gioia del volontariato.
Successivamente, i ragazzi useranno la musica per attività ricreative nelle strutture di cure palliative, confrontandosi con la fragilità della malattia e della morte. La giuria ha apprezzato la fattibilità, la sostenibilità e la replicabilità del progetto, che ha affrontato molteplici fragilità della comunità locale con innovazione e coerenza.
Il vincitore
La nostra grande avventura: sperimentare, apprendere, disseminare.
Classe 3°M, Docente: Prof. Mignolli

Durante l’anno successivo all’assegnazione del premio, la classe vincitrice ha realizzato un progetto speciale in due parti, con l’obiettivo di promuovere la solidarietà intergenerazionale (settembre-dicembre) e la sensibilizzazione verso i malati terminali (gennaio-aprile).
La prima fase, dedicata alla solidarietà intergenerazionale, ha visto gli alunni della 3°M ideare un concerto con il coro di anziani dell’ Associazione Auser, decidendo insieme i canti, preparando le musiche, i testi e le parti. Il 19 dicembre 2019, l’Aula Magna del Liceo “G. Pascoli” ha ospitato l’emozionante esibizione del coro misto di giovani e anziani per il Concerto di Natale 2020, che ha scatenato gli entusiasmi del pubblico, composto sia da alunni e insegnanti che da residenti del quartiere.
La seconda fase, invece, ha previsto sessioni di musicoterapia in hospice. Gli alunni, con le dovute precauzioni e un’adeguata formazione preliminare, hanno interagito con i malati terminali, in un contesto che li ha fatti riflettere e maturare.
Il successo del progetto è da ascrivere anche alla preziosa collaborazione con l’Associazione Auser, il Coro Ciribiribin e l’Associazione il Papavero, e al sostegno della Dirigente scolastica, Prof. Laura Cocciardi, e di tutto lo staff della scuola.
Come ha sottolineato la Prof.ssa Mignolli, coordinatrice del progetto: “Questa collaborazione con l’ Associazione Auser e il suo coro e l’Associazione Il Papavero è stata fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi di generatività sociale. I ragazzi hanno sviluppato valori di solidarietà e responsabilità, sentendosi una risorsa preziosa per la comunità. Allo stesso tempo, gli anziani si sono sentiti valorizzati, riscoprendo un ruolo attivo nella società. È stato un percorso di arricchimento umano e culturale per tutti.”




